Arriva il nuovo test salivare per la diagnosi delle allergie al glutine dei più piccoli

Molto spesso gli intolleranti al glutine non sanno di esserlo, soprattutto se a soffrirne sono i bambini. In questo secondo caso, diagnosticare l’intolleranza o la sensibilità al glutine è di vitale importanza, visto che esse, durante il periodo dello sviluppo, possono provocare seri disturbi della crescita.

Recentemente, alcuni pediatri hanno proposto uno screening per malattia, molto semplice e non invasivo, per bimbi di età compresa tra i 6 e gli 8 anni di età.

Esso ha luogo semplicemente prelevando una piccola quantità di saliva con lo scopo di verificare la presenza di anticorpi anti trans-glutaminasi, che sono appunto tipici della celiachia.

I bimbi che risultino positivi a tale test, una volta confermata la diagnosi tramite endoscopia, vengono sottoposti ad una dieta senza glutine e vengono seguiti per alcuni anni al fine di verificare se questa possa avere ripercussioni sul loro sviluppo.

Ben si comprende dunque come il test salivare possa rivelarsi un mezzo molto utile per scovare i casi non diagnosticati.

Tuttavia questo test non è diffuso e conosciuto tanto quanto quelli tradizionali, dei quali ci si avvale per la diagnosi di allergia/sensibilità al glutine.

  • 50mila sono i bambini non diagnosticati
  • Nel 2014 i casi di celiachia individuati sono stati oltre 170mila
  • Nei successivi tre anni le cifre sono aumentate parecchio

A questo si aggiunge che, stando a recenti stime, a oltre 50mila bambini non sia stata diagnosticata un’allergia al glutine pur essendone essi di fatto vittima.

Il motivo è legato al fatto che i sintomi dai più piccoli riportati sono stati scambiati per altri disturbi gastrointestinali del tutto simili a quelli provocati dalla celiachiaceliachia.

Urge dunque tutelare meglio i celiaci sia attraverso un riconoscimento della malattia in fase più precoce possibile, sia cercando di ridurre le diagnosi mancate, così come quelle errate.

Solo in questo modo anche i più piccoli potranno condurre un’alimentazione sana ed equilibrata, senza rinunciare al gusto di una buona pizza senza glutine ad esempio!

Esami del sangue per i piccoli

Saranno, invece, da oggi meno invasivi i sistemi per diagnosticare la celiachia nei più piccoli.

Ecco un’altra bella novità. Allo scopo, infatti, basterà un esame del sangue.

Sia in età pediatrica sia adolescenziale non servirà più, quindi, l’endoscopia, che è un esame molto invasivo, indispensabile per effettuare il prelievo duodenale, ma sarà sufficiente un test del sangue.

Il nuovo Protocollo ha modificato, dunque, l’approccio diagnostico a questa malattia predisponendo una serie differente di esami e di test che tengono conto anche dell’età del presunto paziente intollerante al glutine.

Biopsia per gli adulti

Per i “grandi” le modalità di diagnosi della intolleranza/sensibilità al glutine restano invece per lo più invariate. La persona che, dopo essersi rivolta al proprio medico di fiducia, risulti passibile della patologia in questione, è sottoposta a uno screening iniziale con l’esecuzione dei test sierologici sul sangue.

Questi sono finalizzati alla ricerca delle molecole che testimoniano il disturbo seguita da una biopsia intestinale per la conferma finale, per una diagnostica quindi molto precisa.

La scienza, come si vede, si sta mobilitando anche nel settore della diagnosi della celiachia.

Molto è stato fatto in merito, ma molto ancora può e deve essere fatto.